10 errori comuni di qualunque blogger

Ecco 10 errori che non dovresti mai fare se vuoi creare un blog di successo:

1) Scrivere un articolo e intitolarlo con la prima frase che ti viene in mente. Le persone non leggono e vanno di fretta. Il tuo articolo potrebbe essere spettacolare, ma se il titolo non cattura l’attenzione, non è intrigante, non suscita interesse, beh nessuno leggerà mai quello che hai scritto.
2) Scrivere il primo articolo che ti passa per la testa. È ovvio che un blog di successo è composto da articoli di successo. Un blog pieno di articoli banali, sarà un blog banale. Sforzati di scrivere cose originali, contenuti che difficilmente si trovano su altri blog. Questo farà la differenza tra un blog come tanti e uno di successo. 
3) Scrivere articoli densi e lunghissimi. Come ho detto nel primo punto, le persone vanno di fretta e in genere non amano leggere. Non solo: a video è molto più difficile leggere e la vista si stanca. Questo è un errore che ho fatto anch’io in passato. E continuo a farlo…
4) Usare linguaggio formale. Magari parlando al plurale. Gli articoli devono essere amichevoli, possibilmente cercando di rivolgendosi alle persone dando loro del tu.
5) Parlare di tutto e di più. Errore gravissimo. Un blog deve essere focalizzato su alcuni argomenti specifici, altrimenti non riceverai mai visite qualificate (cioè di potenziali clienti). I motori di ricerca devono capire che tu parli di pesci tropicali piuttosto che di finanza.
6) Scrivere di getto senza ricontrollare due o tre volte l’articolo. Non ti immagini quante volte ho riscontrato degli errori su alcuni articoli solo alla seconda o terza lettura. Se non ricontrolli quanto hai scritto, sicuramente pubblicherai articoli pieni di errori ortografici. Questo è il modo migliore per far scappare i visitatori dal tuo blog.
7) Non inserire mai link a vecchi post. Per motivi SEO, dovresti inserire ogni tanto dei link a tuoi vecchi articoli. Ne beneficerà tutto il blog e aumenterai il numero dei visitatori.
8) Non promuovere mai i propri articoli. I visitatori non arrivano sul tuo blog per caso. Nel 90% dei casi arrivano tramite un motore di ricerca. Se tu non promuovi mai il tuo blog e i tuoi articoli, nessuno saprà mai che esistono. Un blog con articoli interessantissimi che non vengono promossi è un blog che nessuno leggerà mai.
9) Riempire il blog di annunci pubblicitari. Ecco, questo è il modo migliore per infastidire i visitatori. Personalmente quando capito per caso su un blog con scarsi contenuti ma pieno zeppo di pubblicità, lo metto nella lista nera.
10) Pubblicare articoli in modo discontinuo. Dovresti sforzarti di pubblicare articoli in modo costante. Se pubblichi 20 articoli per un mese e 1 articolo per 2 mesi, nessun visitatore potrà mai diventare un fedele lettore del tuo blog.
Se eviterai di fare questi classici errori, la qualità del tuo blog migliorerà notevolmente e anche il numero dei visitatori salirà.

5 peggiori nemici nel posizionamento su Google

Ed eccomi, come promesso la scorsa settimana, ad intrattenervi su quello che non si deve MAI fare per non adirare il nostro motore di ricerca preferito. Elencherò le 4 cose valutate su Seomoz come “top negative ranking factor” e poi ne aggiungerò una che considero altrettanto importante.
Cloaking malevolo
Per chi non lo sapesse (male, molto male) il cloaking è quella pratica di far vedere ai motori di ricerca un contenuto differente da quello proposto agli utenti. Per esempio, al motore mostro una pagina di testo tutta curata e piena di keywords e poi un redirect in javascript mi porta gli utenti ad una pagina piena di banner e zozzerie varie.
Non sempre il cloaking è cattivo, pensiamo ad esempio ad un redirect automatico in base alla lingua dell’utente.
Concordo con questo punto, se (o meglio, quando) Google ci scopre sono “dolori”.
Acquisto di link da noti “venditori di link”
Chiaro: se il page rank di basa sui voti, espressi come link”, è ovvio che Google si arrabbi. Però io penso che più che penalizzare non conti il link e accenda una spia di alert. Perché altrimenti sarebbe troppo semplice far scomparire un concorrente, basterebbe acquistare un link a suo nome.

Link dalle nostre pagine verso siti spam
Ovvio. Cosa aggiungere? Ah sì, che Google non considera (solitamente) come spam i link inseriti in commenti dei blog. D’altro canto non li conta nemmeno come voti. Possiamo dire che li ignora. Quindi se vi siete dimenticati di moderare i commenti su wordpress non disperate.
Server con frequenti down e conseguente inacessibilità del sito
Ebbene sì, le prestazioni sono sempre importanti! Curate i vostri siti e fate in modo che rispondano sempre velocemente e non vadano offline. Risparmiare 50 Euro annui in hosting non è proprio la cosa migliore che si possa fare.
Eccessiva ripetizione della stessa anchor in un’alta percentuale di link esterni verso di noi
Questa tecnica non penalizza il sito di per se, ma non comparirete mai più (e quando dico mai più intendo mesi se non anni) con quella keyword!

Segreti per lo Spam, SEO, Twitter e trucchi per Google

Ogni volta, nelle prime battute del mese di gennaio, si leggono post dai siti che trattano il tema del SEO i buoni propositi per l’anno nuovo: creazione di una to-do list delle attività migliori, quelli che sono i trends da seguire, negli ultimi periodi anche la direzione da prendere in materia di social media e di mobile.
Tutte belle parole e buoni propositi, che però ancora oggi nel 2010, si devono scontrare con un tema molto controverso, personalmente oserei dire leggendario: lo spam.
Ma… cos’è lo spam?
L’evoluzione della specie fà si che un essere vivente per adattarsi alle condizioni dell’ambiente in cui vive muta, suo malgrado. Muta per ragioni di sopravvivenza, per portare avanti la propria esistenza e quella dei propri figli passandogli, pian piano, delle caratteristiche che viste in un periodo più ampio hanno una connotazione più marcata.
Ma non mi sto riferendo allo spam, adesso, ma a chi ha fatto del SEO una passione e/o un lavoro, o almeno parte di esso.
Ecco che definire lo spam diventa una pratica assai più sottile, tanto più lo si cerca di definire in un determinato periodo storico della tecnologia come quello attuale, gennaio 2011. E’ un insieme di tecniche? E’ uno stile di vita? E’ un modo di essere? E’ tutto o niente?
Sembra che l’accezione più diffusa e condivisa del concetto di SPAM sia quello di “un qualcosa di non desiderato, forzato e privo di interesse”. Almeno da quello che rilevo guardandomi attorno. Ma credo che questa considerazione debba abbracciare come minimo la definizione di piattaforma su cui si attua, perchè da questo ne possono derivare una serie di ramificazioni, ed altrettante accezioni, che sono ormai all’ordine del giorno.
Mi è capitato, lavorando su un progetto di comunicazione atraverso il social media, di avere a che fare con una pagina fan da popolare di contenuti. Bene, parliamo con la redazione, stabiliamo una linea condivisa, decidiamo cosa fare quando un utente ci chiede qualcosa, quali risorse segnalare, cosa valorizzare del sito ad essa collegata e quali contenuti condividere.
Ecco che, per una serie di motivi tra cui alcuni anche legittimi, ti ritrovi con un feed automatico e poco più di una proposta “invitiamo i nostri amici, e poi gli amici degli amici e facciamo circolare la cosa”.
Beh allora ecco che una strategia sbagliata su una pagina fan di facebook si tramuta da opportunità a SPAM: notizie pompate, indesiderate, impersonali sono spam!
Ti lanci su Twitter: follow friday, follow back, buongiorno, buona sera, condividi immagini, post, commenti gli ultimi trending topic o quello che passa offline, becchi consigli e consigli tramite la ricerca di twitter, aggiungi nuovi amici e approfondisci con l’interazione.
Bene, feed automatico. Altro spam.
Ne cito un’altra: apri un blog, come questo ad esempio, lo tiri su con link, cerchi contenuti interessanti da ripubblicare, aggiungere punti di vista, lavorare sulla sua popolarità su altri siti e sui social networks, cerchi di farti un nome… e poi? Ti ritrovi 900 commenti automatici tra cui alcuni che risaltano particolarmente all’occhio, e che ti danno il “La” per scriverci su.
Trovi che delle vecchie dicerie sono vere, e non sono poi così vecchie, ti trovi un elenco di commenti che fanno capo a siti più o meno popolari, ma con testo ottimizzato, email verosimili. E ti chiedi “perchè lo fai?”
Lo fanno, lo si fà, lo si continuerà a fare perchè c’è qualcuno che te lo permette. Ancora una volta non conta partire e proseguire bene, ma tirare la corda ed evidentemente si è capito che questa corda è d’acciaio e non si romperà facilemente, pena -evidentemente- la rottura del giocattolo globale: Google -e ora, bannami-. Perchè te lo puoi permettere dove lo strumento è meno personale, più automatico, ovvero su un motore di ricerca, mica su un social netowork: e qui che entra in gioco il doppiogioco -cacofonia voluta-.
Vi mostro ora un’immagine che ritrae i commenti di spam simil-vero che ho ricevuto. Voglio prima fare alcune precisazioni:
1- non guadagno niente dalla pubblicazione di questo post, anzi decreterà soltanto ulteriore impopolarità per chi come me lavora con olio di gomito e suda ogni giorno ogni centesimo
2- non ce l’ho con nessuno in particolare, se non col fatto che ancora una volta il lavoro pulito NON paga
3- se te la senti, puoi usare questa tecnica, ho visto blogger che ci sono cascati e hanno regalato links a questi SEO che sono persone come noi, in mezzo a noi
4- nonostante tutto mi ostino a continuare sulla strada buona per una scelta personale e professionale. Il mio marchio è la mia passione e se anche ora sono molto stanco e moralmente a terra, non riesco ad esimersi dall’appassionarmi e dal continuare a fare le cose con onestà, soprattutto sui social dove qualcuno che ha voglia di social-izzare ancora c’è…
Ecco la lista, crocifiggetemi:
Ai proprietari dei siti elencati, che ritengo sicuramente in buona fede al 100%, consiglio di trovare altre stragie/collaboratori perchè questo se anche possa portare ad un certo posizionamento non giova all’immagine. Ho omesso gli indirizzi IP per motivi di privacy, il resto però lo lascio… tanto è solo SPAM.
Per cui, tornando al tema principale, quanti di voi iniettano vecchi blog, wordpress fallati, commenti, forum e quant’altro con links al fine di posizionare il proprio sito o quello dei propri clienti?
Tanto di cappello a chi ci sta riuscendo, avete capito che Google è dalla vostra parte, a differenza mia, e che forse è un valore aggiunto che altri player del settore stanno cercando di abbattere. Non fosse altro che esiste Blekko, che ha spopolato con questo intento, e che ormai si avvicendano sempre più spesso articoli autorevoli sullo spam nelle SERP e che in definitiva non se ne può proprio più!
A quanto pare lo SPAM fà massa critica, genera materiale per creare differenza, genera lavoro per contrastarlo ma anche per generarlo.
E non dite che “con un buon piano di web marketing non c’è bisogno di usare altre vie” ammettetelo, ammettiamolo, siamo umani e ci piace vincere facile!

Comma “ammazza-blog”: inammissibile lo diciamo noi

Le buone non sono servite a nulla: l’estensione dell’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa del 1948 ai blog sta per diventare legge. E nella sua versione originaria, che prevede una sanzione fino a 12.500 euro per qualunque gestore di siti informatici “ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica” che non proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta e secondo precisi criteri di grafici, di posizionamento e visibilità. Gli emendamenti proposti al testo del comma contenente la norma (il 29 dell’articolo 1), sia quelli abrogativi avanzati dal PD che quelli migliorativi, come quello dell’On. Cassinelli del PDL, sono stati ritenuti infatti “inammissibili” dall’On. Bongiorno. Con un provvedimento che l’avvocato Guido Scorza non esita a definire “lapidario” e “pressoché privo di motivazione”. Ad aggiungere al danno la beffa, tutto questo avviene proprio mentre “cade il bavaglio alla stampa”, grazie anche ai voti di PD e UDC all’emendamento del Governo. Che naturalmente non conteneva alcuna previsione riguardante la Rete. Nella battaglia scatenata dai giornali negli ultimi mesi, del resto, non se ne è mai letto praticamente nulla. Come se la libertà di espressione nel nostro Paese non si misurasse già oggi, e sempre più in futuro, su Internet.
Diciamo “le buone” perché il tentativo, inizialmente, è stato quello di provare a far ragionare il legislatore. Metterlo di fronte ad argomenti, a dati di fatto. Ad esempio che sia errato equiparare un blog qualsiasi a una testata registrata. Che sia errato mettere sullo stesso piano la diffusione professionale e amatoriale di notizie. Che sia inconcepibile pretendere da chiunque apra un sito per esprimere liberamente la propria opinione che non possa assentarsi dalla propria pagina per un fine settimana senza rischiare di trovarsi con migliaia di euro da pagare. Che sia antistorico credere che una legge concepita nel 1948 possa cogliere adeguatamente le dinamiche dell’informazione online. Che sia barbaro disincentivare la libera circolazione delle idee, instillare la paura e il sospetto in chi sfidi il “bavaglio” e fornire un ulteriore strumento intimidatorio ai potenti di turno, che potranno agitare la minaccia della rettifica – con tutto il carrozzone giudiziario che ne consegue – a ogni notizia sgradita. Quanti dei blogger, che per la stragrande maggioranza scrivono senza ricavare un euro dalla loro attività e anzi investendo gran parte del loro tempo libero, saranno disposti ad accollarsi le spese adeguate a dimostrare la fondatezza della propria notizia? Pochi. Gli altri finiranno per piegarsi. Magari dovendosi pure registrarsi presso una qualche “autorità” (il tribunale, l’Agcom o chissà che altro) per rendersi reperibili in caso di guai. Dire la verità, insomma, potrebbe non bastare per dormire sonni tranquilli.
È ora dunque di alzare la voce. Tutti insieme. Perché questo non è il primo tentativo di mettere il “bavaglio” alla Rete, e di certo – visto che sta per avere successo – non sarà l’ultimo. Ieri con l’alibi della sicurezza si è burocratizzato come in nessun Paese libero l’accesso da luoghi pubblici e in mobilità. Oggi con la scusa del rispetto per la verità si è fatto un passo in avanti forse decisivo per approvare l’obbligo di rettifica. Domani potrebbe toccare a filtri preventivi e a nuovi reati creati appositamente per il Web. Per colpire la Rete e in particolare i social network, un potenziale di dissenso che dà fastidio a chi l’informazione è abituato a controllarla come gli pare e piace. I disegni di legge ci sono già, basta rispolverarli – o creare l’ennesimo scandalo mediatico sulla Rete perché sia legittimo farlo. Adottare misure di questo tipo rappresenta una tendenza in atto in sempre più paesi nel mondo – ma nessuno di questi è un paese democratico. Quello di oggi è un altro piccolo spostamento nella direzione della Cina, della Birmania e dell’Iran. Ma deve essere l’ultimo.
Per questo chiediamo a tutti i blogger, a tutti i lettori, a chiunque abbia a cuore che la Rete rimanga, pur con tutti i suoi difetti, così com’è di dire no. Di dire basta. Prima che venga ridotta a una grande televisione (anche su questo i primi passi sono già stati fatti). Prima che da un luogo di conversazione diventi un megafono. Lo chiediamo anche a tutti queigiornali che finora hanno taciuto l’esistenza di questo comma, evitando perfino di prendere posizione. Come se questo non fosse un dibattito decisivo per il futuro della libertà. Bene, è ora di schierarsi, e di farlo subito, perché il tempo stringe. È ora di dire all’On. Bongiorno e al Parlamento che se c’è qualcosa di “inammissibile” è questa norma. Che non piace all’opposizione e nemmeno – e qui si rasenta il farsesco – a larghi settori della maggioranza, che pure l’ha proposta. Dimostriamo al legislatore che non piace alla Rete e alla società civile. Chiediamogli di abrogare il comma 29. Prima che faccia danni irreparabili.

var uri = ‘http://impit.tradedoubler.com/imp?type(js)g(18055264)a(1844351)’ + new String (Math.random()).substring (2, 11); document.write(”);

Guerrilla Parcheggio

Se anche nella vostra città trovare uno spazio libero per lasciare l’auto è diventato un problema, nella giungla dei parcheggi c’è chi ha pensato di destreggiarsi così.
Questo blog mostra i parcheggi più strani e bizzarri di tutto il mondo. Da chi parcheggia nel fango a chi si improvvisa Mac Gyver, passando per quelli finti tecnologici o per chi lascia l’auto sul tetto di casa.
Un’azione altrettando guerrilla, poi, ha affiancato il blog. Gli sticker “parcheggi male, ti adesivo”, scaricabili on line.
Perchè essere scontati richiando una multa in seconda fila? Meglio ritrovarsi uno sticker sull’auto e una foto sul blog.

Parcheggi (con antifurto) male

Parcheggi (troppo a riva) male

Pregi e difetti dei sistemi di promozione

Pregi di Google Adwords : Estremamente immediato, se usato bene è sicuramente il metodo di promozione migliore, almeno per il momento.
Difetti : beh, come ho già detto costa! Esistono però altri sistemi di promozione.
Da poco tempo è stato varato online un sistema chiamato Free-Per-Click
promosso da Bruno Editore . Si tratta di un sito web privato accessibile solo dagli iscritti. Chi lo ha provato, io per primo, può affermare che è un autentica miniera d’oro per chi vuole fare pubblicità completamente gratuita per sempre. E’ un concentrato di risorse online per promuovere il proprio sito o i prodotti del nostro Programma di Affiliazione. Ti forma con i tre passi necessari per indicizzare i propri prodotti sui motori di ricerca più utilizzati e fornisce tutti gli strumenti completamente gratuiti. Inoltre viene aggiornato di continuo con dei nuovi strumenti, tutti pensati inizialmente per il mercato Americano ma ora adattati a quello italiano. E’ una delle più valide alternative al Pay-Per-Click e tutti gli strumenti esclusivi di FPC sono gratuiti per sempre, per risparmiare i costi di Google Adwords.
Pregi di Free-Per-Click : tutti gli strumenti sono gratuiti per sempre e scelti per noi da espertissimi del settore, testati in anni di prove e studi.
Difetti : non è molto immediato, dobbiamo lavorarci su costantemente.
Possiamo inoltre fare pubblicità sul nostro blog con i link che l’affiliante ci fornisce e scrivere delle recensioni interessanti sui prodotti che abbiamo provato.
Apriamo un blog su Blogger.it, cerchiamo un titolo interessante, scriviamo degli articoli e delle recensioni sui prodotti inserendo più volte il link all’interno del post e le parole chiave da promuovere nel titolo, nel post, nei links. Logicamente dobbiamo credere sul serio che i prodotti che proponiamo siano validi ed essere notevolmente esperti e interessati al settore. Altrimenti non saremo sinceri e non riusciremo a vendere per bene i prodotti (un interessante chicca : il Programma di Affiliazione di Autostima.Net ci da 30 Euro solo per posizionare un banner sul nostro sito o blog!).
Pregi della promozione via blog : non è necessaria alcuna competenza di base. Creare un blog è facile come bere un bicchiere d’acqua ed è possibile crearne uno in 5 minuti! Inoltre la piattaforma di Blogger.it (appartenente a Google) è del tutto intuitiva e possiamo creare praticamente blog infiniti e molto ben indicizzati sui motori di ricerca essendo un servizio fornito direttamente da Google.
Difetti : Non avremo da subito molti visitatori. All’inizio dobbiamo crearci la nostra utenza. Scrivendo molti articoli che interessino alla gente, promuovendoci bene sui motori di ricerca, insomma, ci sarà parecchio da lavorare, soprattutto all’inizio. Altrimenti possiamo creare un Sito Web trattante l’argomento dei prodotti dell’affiliante. Se riusciamo a creare qualcosa di bello, funzionale e utile riusciremo ad avere in breve molti visitatori. Magari all’inizio potremmo attirarli con qualcosa di gratis (logicamente se vendiamo prodotti per esempio in formato elettronico). Anche in questo caso dobbiamo essere relativamente interessati e ferrati sull’argomento per riuscire a promuovere bene e vendere i prodotti e anche in questo caso c’è da studiare e lavorare.
Pregi della promozione con sito web : Possiamo addirittura crearci la nostra identità specifica e fidelizzare i nostri clienti. Possiamo crearci la nostra nicchia di visitatori che affezionati alla nostra identità continueranno a comprare da noi
Difetti : E’ necessario saper creare un sito web. Ma non un sito web qualsiasi. Bensì un sito web che desti interesse, che sappia vendere, che sia sempre aggiornato e sempre in tema con l’argomento principale. Inoltre dobbiamo essere estremamente ferrati sull’argomento di promozione altrimenti non riusciremo a vendere.
Molti Programmi di Affiliazione annullano il conto degli Affiliati che utilizzano Spam non desiderato, e fanno bene! Voi quale metodo di promozione preferite usare? Secondo me la scelta migliore che si possa operare è quella di adoperarli tutti! Ricordate che più promuoviamo più guadagniamo! Comunque ora indipendentemente dal metodo che decideremo di usare, il nostro obbiettivo è creare click.
Più gente clicca sui nostri annunci (o sul nostro sito, sul nostro blog), più abbiamo possibilità che uno dei nostri clienti acquisti e faccia quindi si che noi riceviamo quello che ci spetta. Beh questo però dipende anche dal sito web del produttore, è importante che il sito sia fatto bene e che sia un sito che vende.
L’unica scelta che possiamo fare in questo senso è la scelta del Programma di Affiliazione. Valutate bene le loro pagine di vendita, riflettete ‘’Io comprerei un prodotto da loro?’’ Pensate come un cliente e non come un venditore e saprete fare la scelta giusta. In genere la conversione in Italia (il rapporto tra persone che entrano nel sito e persone che poi effettivamente comprano) per dei programmi di affiliazione che funzionano bene e attorno allo 0,75% (circa 7, 8 ordini ogni 1.000 click). Ma seguendo i consigli di questo libro e dei testi consigliati la conversione migliorerà a vista d’occhio.

Marketing Online: 5 Strumenti Per Analizzare I Blog Concorrenti

Molti principianti che aprono un nuovo blog si preoccupano per il gran numero di blog che nascono ogni giorno. Sono migliaia, centinaia di migliaia ma non è importante per il semplice fatto che la maggior parte non raggiunge i tre mesi di vita.
Devi guardare ai blog della tua stessa nicchia che hanno più di tre mesi, sono loro i tuoi concorrenti. Se vuoi monetizzare con il blog l’analisi della concorrenza è quasi doverosa. Ecco 5 strumenti atti a tal scopo:

1. Seo For Firefox

seoforfirefox
Senza dubbio uno dei migliori strumenti per blogger. Seo For Firefox è una estenzione per Mozilla che aggrega on-the-fly numeri e dati prelevati da fonti pubbliche o dai motori stessi.
Senza dubbio uno dei migliori strumenti per blogger. Seo For Firefox è una estenzione per Mozilla che aggrega on-the-fly numeri e dati prelevati da fonti pubbliche o dai motori stessi.



2. Website Grader
websitegrader

Molto intuitivo e semplice da utilizzare, permette di comparare direttamente il tuo blog con quello di un competitor.

3. Compete

compete

Strumento per l’analisi e la comparazione diretta tra due blog. Una gran quantità di dati ed una affidabilità molto buona.

4. Feed Compare

feecompare
Compara le iscrizioni ai feeds RSS di tre blog contemporaneamente.Tutto quello che devi fare è inserire lìindirizzo dei feeds che vuoi comparare  ed aspettare l’elaborazione dei dati.

5. Indexrank

checkyourindexrank

Con un algoritmo che si basa sui dati indicizzati da Google IndexRank calcola il livello di indicizzazione di un blog valorizzandolo in una scala da 0 a 10. In poche parole mostra la velocità e la quantità di pagine indicizzate di differenti blog, messi a confronto

21 Social News Italiani Per Diffondere I Tuoi Post Ed Aumentare Popolarità E Traffico

I social network più efficaci per aumentare il numero dei visitatori

Ho selezionato 21 siti di social news, social bookmarking e portali di giornalismo partecipativo che consentono la diffusione di post e link in generale, tutti rigorosamente in lingua italiana
Puoi usarli per diffondere i tuoi contenuti, per aumentare la popolarità dei tuoi post ed il traffico.
Alcuni li conosco molto bene e riporto i miei consigli su come utilizzarli al meglio. Altri mi sono stati indicati dai lettori e mi limito a segnalarteli.
E’ un servizio di Alice che permette di segnalare news interessanti in rete. Ogni notizia viene votata con un Ok oppure con un No, ed in base a questo ed altri parametri le notizie ritenute più rilevanti vengono mostrate nella home, che ti garantisco può essere una notevole miniera di contatti.
L’enorme popolarità acquisita nel corso del tempo da questo social news ha determinato la nascita di gruppi organizzati che tentano di controllarne i meccanismi al fine di favorire le proprie notizie a discapito di altre. Anche trucchi e plugin per doventare popolari su OKNOtizie ai limiti della regolarità non mancano.

Pro

Semplicità estrema, vengono accettate news di qualsiasi genere e basta inserire titolo e url.

Contro

Difficile guadagnare spazio se non ci si affilia ad uno dei gruppi di utenti organizzati, anche se vengono postati veri e propri scoop

Da notare

Per avere un buon riscontro è necessario che il post venga visualizzata in home page.

Efficacia

Una mia news presente nella home per un giorno ha portato più di 1200 visitatori unici.

 2) StumbleUpon

Lo considero al momento il miglior social network per accedere a contenuti rilevanti. Spiegare come funziona StumbleUpon non è semplice; è un sistema di condivisione contenuti e risorse rilevanti tra utenti con gli stessi interessi. 
E’ in grado di generare una quantità di traffico paragonabile a Digg per i post in inglese, ma anche gli utenti italiani stanno aumentando decisamente rendendolo una ottima fonte di traffico sia per qualità che per quantità anche per i blog di casa nostra.

Pro

Genera visite di utenti realmente interessati all’argomento dei post 

Contro

Il meccanismo per segnalare gli inserimenti agli amici è un pò macchinoso (specie se ne hai molti)

Da notare

Esiste il gruppo degli stumblers italiani. Iscriviti!

Efficacia

Può essere come un botto di capodanno inesploso. Puoi postare una notizia senza riscontrare benefici immediati, e dopo due mesi notare un’aumento di visite impressionante in un solo giorno: basta che qualcuno “inciampi” (stumble) sul tuo post e clicchi su “I like it”.

 3) Current TV

Current Tv è un network creato da Al Gore che integra i nuovi media con i media tradizionali integrando nel proprio palinsesto User Generated Content (UGC). Permette di condividere contenuti video, audio, immagini, articoli e semplici link. I contenuti che raggiungono la home page per un tempo sufficiente vengono poi trasmessi sul canale satellitare 130 di Sky.
Lo trovo veramente un ottimo servizio non tanto per lil traffico generato quanto per la qualità di contenuti ed utenti, molto attenti e partecipativi al di là delle solite logiche di cricca che di solito contraddistinguono i social più popolari (OKNOtizie docet). 
Anche il karma degli utenti viene calcolato in modo particolare; è infatti determinato dai contenuti video autoprodotti, da quelli semplicemente condivisi e dalle conversazioni  con gli altri utenti. Se ancora non lo conosci ti consiglio di provarlo, ne vale la pena.

4) Facebook

Sino ad un mese fa non mi sarei mai sognato di segnalarlo come strumento di promozione e diffusione contenuti, ma il grande rilievo che i media hanno dato a questo social network negli ultimi tempi sta spingendo quasi tutti gli italiani ad iscriversi (anche quelli che solitamente non usano Internet). Sapere come funziona Facebook è fondamentale per sfruttarne appieno le potenzialità.
Facebook  informa ogni membro sulle attività dei propri amici, quindi ogni volta che aggiungerai al tuo profilo nuovi video oppure articoli interessanti ogni amico ne sarà informato.

Pro

Sta diventando il social network più popolare tra gli utenti italiani

Contro

Ambito molto generalista

Efficacia

Potrebbe essere un ottimo strumento per il passa-parola (word of mouth marketing)

 5) Segnalo

Anche questo servizio di Social Bookmarking è offerto da Alice, che con mia grande sorpresa sis sta rivelando una pioniera del web 2.0 in italia. Permette di salvare online i propri bookmark e condividerli con altri utenti. A differenza di segnalo non esiste alcun criterio di visualizzazione in home page, che mostra le segnalazioni in ordine di tempo, ma permette il tagging degli URL.
Le proprie segnalazioni vengono quindi rese compatibili con i nuovi sistemi di selezione, aggregazione e distribuzione del web 2.0. Porta un discreto numero di contatti, ma non così tanti come i due servizi segnalati in precedenza.

Pro

I contenuti possono a mio avviso essere pronti per la ridistribuizione con altri servizi di Alice di prossima implementazione

Contro

Non garantisce a breve termine un numero di visite rilevanti

Da notare

I Tags scelti sono di fondamentale importanza. Usa – tra i più consoni – quelli più usati (guarda nella home).

Efficacia

Con i tag giusti può portare un centinaio di unici nell’immediato ma sospetto che i benefici siano a lungo termine

 6) FaiNotizia

E’ il primo sito di giornalismo partecipativo (Citizen Journalism) già molto diffuso all’estero, un pò meno qui da noi. Chiunque può fare notizia su questa testata i cui giornalisti sono gli utenti registrati. Questi ultimi possono sia segnalare post esterni, sia scrivere nuovi post nel giornale con links di approfondimento esterni.Ogni post viene taggato e pertanto categorizzato e ridistriubuito. E’ un ottimo servizio sia di Article Marketing che di Citizen Journalism.

Pro

Ottima autorevolezza

Contro

Inserimento abbastanza macchinoso

Efficacia

Abbastanza fiacca nell’immediato, buona a lungo termine

 7) Ziobudda

Questo è lo storico sito italiano dedicato a Linux e dintorni. Storico perchè è da molto online, ed è anche stato un precursore del Social Network in italia se vogliamo perchè è da tempi insospettabili che gli utenti postano e segnalano le news riguardanto Linux, l’ICT in generale ed il mondo dell’informatica.
Possono segnalare news e links sia utenti registrati che non. I posto vengono verificati e convalidati manualmente.

Pro 

Il sito ha un numero di visitatori ottimo e le news hanno una grande longevità grazie ai feeds che vengono ripubblicati di continuo su altri siti.

Contro

Vengono accettate solo segnalazioni su Linux ed informatica in generale, gli utenti che commentano a volte dimostrano problemi di correlazione sociale con il resto del genere umano.

Da notare

Se la news non tratta di Linux o Opensource specificare un [OT] di fronte al titolo

Efficacia

Una buona notizia a tema può portare anche 1.500 unici in un solo giorno!

 8) DownloadBlog

E’ un blog su internet ed informatica in generale molto autorevole e ben posizionato sui motori di ricerca. Puoi segnalare i tuoi post con un applettrascinabile nella barra dei segnalibri, ma se non sei registrato le tue segnalazioni saranno visibili solo per lo staff del portale. 

Pro

Ottima autorevolezza, un loro backlink può portare benefici sia in termini di link popularity che di autorevolezza

Contro

nessuno in particolare

Efficacia

Circa 500 unici in un giorno se il post è stuzzicante

9) WikiO

La versione italiana di un social news francese in grado di monitorare automaticamente le conversazioni  nella blogosfera (buzzing). Funziona come OKNOtizie, puoi postare i link a news interessanti che gli utenti votano determinandone il ranking e quindi la rilevanza. Raggruppa ed evidenzia anche le conversazioni attorno ad un determinato argomento.
Gli utenti iscritti possono automatizzare l’inserimento dei propri post inserendo il feed del blog, ma attenzione… una volta specificato non sarà possibile cambiarlo. Ho avuto questa esigenza ed ho tentato di contattare lo staff via email ma non c’è stata alcuna risposta.

Pro

Automazione degli inserimenti

Contro

Supporto praticamente nullo, sistema di tagging automatico poco preciso

Efficacia

Dipende dai tags automatici. Se pertinenti può generare un buon traffico

Questi sono i portali di cui ho una conoscenza abbastanza approfondita in merito ad efficacia, vantaggi e svantaggi. Di seguito ne riporto altri che mi sono stati segnalati dai lettori.


10) WeMedia
Aggregatore di news e notizie di carattere tecnologico. Utilizza una tecnica mista di spidering e di inclusione RSS per popolare i contenuti. Puoi iscriverti ed includere il tuo feed RSS nel profilo.
11) BlogNews
Aggrega notizie e post dai blog italiani. E’ richiesta l’iscrizione ed i post vanno segnalati uno ad uno.
12) Zic Zac

Social news generalista tutto italiano e sviluppato ad hoc da due informatici di casa nostra. Il progetto è stato lanciato nel 2007.
13) Notizie Flash
Social news generalista nello stile più classico nel quale i link vengono votati dagli utenti ed in cui  il punteggio determina il rank.

E’ sufficiente una semplice registrazione per segnalare i propri contenuti: basta compilare il modulo con nome, cognome ed email. 

14) Geek News
Social news generalista.
15) Your News
Social news generalista.
16) CasaSocial
Social news dedicato esclusivamente al mondo della casa e degli sposi. Visto l’argomento non ha un traffico di massa ma è molto specifico.
17) Addalo
Social news generalista nofollow free.
18) Fai.Informazione
Un sito a metà strada tra il classico servizio di social news ed un portale di article marketing che permette l’inserimento di comunicati stampa.
19) Pligg
Social news generalista.
20) SuGiu
Social news generalista.
21) UpNews
Social news generalista.

I migliori blog e blogger italiani 2010 premiati a Ischia. I vincitori.

Claudio Messora, blogger di Byo Blu, è il vincitore della seconda edizione del Premio Ischia Social Network, nel 2009 denominato “Blog dell’anno”, ma quest’anno ampliato sino a includere informazioni, articoli e news provenienti non solo dalla blogosfera, ma anche da social media come Facebook e Twitter, solo per citare due delle piattaforme più note. Messora è stato premiato per il suo articolo “L’informazione assassina”, pubblicato in occasione del tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo.
Al secondo posto, Carlotta Mismetti Capua, con “La città di Asterix”, il blog su Facebook che racconta la storia vera di quattro ragazzini afghani incontrati su un autobus nel centro di Roma, mentre il Tevere esondava. I quattro piccoli afghani erano arrivati in Italia da Tagab, dopo aver percorso 5000 chilometri a piedi. In terza posizione, invece, Essential News di James Hansen.

A coordinare l’evento è stata Cristina Sivieri Tagliabue, mentre la giuria era composta dai responsabili delle principale testare Internet italiane – Marco Pratellesi per Corriere.it, Anna Masera per LaStampa.it, Giuseppe Smorto per Repubblica.it, Daniele Bellasio per IlSole24Ore.com – dai responsabili delle sezioni on line delle agenzie Ansa e Adnkronos, e dai gestori dei principali aggregatori di social media (Liquida, Wikio e BlogBabel).

I premi per i blogger sono stati assegnati ad autori che si sono distinti durante il 2009 per le migliori news in esclusiva, a seconda di criteri di tempismo (in anticipo rispetto agli altri media), precisione (con approfondimenti e dettagli rispetto all’informazione stessa) e attendibilità (essere ripresi da altri blog, siti Internet e dai media tradizionali). Esclusi i blog singoli o collettivi legati a partiti politici e aziende.

Fare soldi con un blog di qualità

Fare soldi con un blog è possibile e ci sono vari modi per riuscirci. Lo scopo di questo articolo, però, non è quello di fare un elenco di servizi che pagano per inserire pubblicità nel propio blog, ma quello di dare alcuni consigli generali da tenere sempre in considerazione.

  1. Non usare i banner per guadagnare con le affiliazioni pay per action.
     
  2. Non usare solo Google Adsense.
     
  3. Scrivi post di qualità e poi aggiungi i link sponsorizzati per creare collegamenti a risorse utili.
     
  4. Incrementa la tua autorevolezza nel settore di tua competenza e sfruttala per guadagnare in modo diretto e indiretto.
     
  5. Consiglia solo prodotti/servizi di qualità. Non perdere credibilità consigliando un prodotto scadente.
     
  6. Ottimizza il blog per i motori di ricerca dando più importanza ai post che ti fanno guadagnare di più.
     
  7. Evidenzia il fatto che vendi pubblicità sul tuo blog e convinci gli inserzionisti ad acquistarla.
     
  8. Analizza i risultati e migliora sempre.

Ognuno di questi consigli sarà l’argomento di un post. Cercherò di chiarire ogni concetto con degli esempi e con dei link a risorse utili.
Ovviamente, sono curioso di sapere il tuo parere.